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Le regole dei cosmetici biologici: esistono?

regole cosmetici biologici

Spesso leggiamo sulle confezioni dei cosmetici la dicitura biologico, ma cosa ci assicura che il prodotto che stiamo acquistando sia realizzato impiegando prodotti di vera origine bio? Se guardiamo al significato del termine, la parola ‘biologico’ sta a significare che i vegetali che compongono i cosmetici dovrebbero provenire da colture controllate, che non impiegano pesticidi di sorta e nemmeno organismi geneticamente modificati (OGM).  Le regole dei cosmetici biologici, in realtà, non esistono, in quanto ad oggi non è presente una regolamentazione che stabilisca con certezza quali sono i requisiti che un cosmetico debba avere per essere considerato bio. Strano vero? Eppure si tratta della realtà che viviamo ogni giorno, in quanto in assenza di una normativa specifica sull’argomento, le aziende si affidano all’unico modo che hanno per garantire i loro prodotti: le certificazioni.

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In Italia e in Europa non esiste una legislatura che interessa le regole dei cosmetici biologici

Le certificazioni sono degli strumenti potentissimi e legati da dinamiche spesso molto particolari. Le aziende non sanno che regole seguire in materia, ne in Italia ne in Europa, quindi si affidano ad enti che certificano la reale essenza biologica dei loro prodotti per dare ai consumatori un servizio in più. C’è da fidarsi? Speriamo bene, in quanto si tratta di organizzazioni, enti e aziende che lavorano in questo settore e che sono state scelte dagli stati e dagli organismi internazionali per certificare con protocolli precisi la qualità dei prodotti, in questo caso dei cosmetici.

regole cosmetici biologici
Dove dobbiamo cercare le regole dei cosmetici biologici? Cosa definisce un prodotto bio?

Le regole dei cosmetici biologici sono quindi dipendenti da queste certificazioni, che vengono rilasciate dopo attenti controlli da parte di chi le eroga. Alcuni esempi di certificazioni sulla natura biologica dei cosmetici  sono Cosmos e Natrue. Il primo si adopera per certificare i prodotti biologici, mentre il secondo lavora con i cosmetici naturali. La certificazione viene concessa dopo che è stato analizzato il processo produttivo delle piante e delle sostanze vegetali impiegate per produrre i cosmetici stessi. In altri termini, vengono analizzate le piante, i metodi di coltura, le modalità di irrigazione e anche i concimi impiegati per far crescere i vegetali. In secondo luogo,vengono analizzati i procedimenti che servono per estrarre i principi attivi, che devono seguire tecniche delicate e rispettose della composizione vegetale, come da esempio la spremitura o la macerazione.

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La certificazione Cosmos Organic: tra le poche che regolano i cosmetici biologici

Per quanto riguarda i cosmetici naturali, le certificazioni richiedono un passo in più, ovvero le trasformazioni chimiche vengono concesse, a patto che non siano incluse sostanze derivate da petrolio. Si tratta di una magra consolazione, in quanto possiamo notare quanti prodotti siano intesi come naturali, ma al loro interno contengano prodotti dannosi come ad esempio il Sodio Lauril solfato, prodotto universalmente ‘bannato’ in quanto considerato pericoloso per la pelle e a rischio per l’insorgenza di malattie anche gravi come i tumori.

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La certificazione NaTrue che regola i cosmetici biologici e naturali

Le certificazioni che pongono le regole dei cosmetici biologici impongono di indicare le proprietà di ogni principio attivo contenuto nei cosmetici. Questa scelta è stata attuata per educare il consumatore ad un uso consapevole della cosmesi naturale e quindi per informare sulle reali azioni che certe piante e prodotti vegetali attuano sulla pelle e sull’organismo in generale. Ma quali sono, a conti fatti, le regole dei cosmetici biologici? Stando al presente, le aziende non possono che affidarsi a queste due certificazioni, che certamente lavorano bene, ma che non si propongono di offrire un quadro completo del loro operato.

Manca, a conti fatti, una direttiva europea o perlomeno italiana che metta i puntini sulle i di questa particolare questione. Le regole dei cosmetici biologici dovrebbero essere stillate in primis dai ministeri per la salute, l’unico organo statale che dispone di un banco tecnici preparato sull’argomento e quindi diramate alle aziende che producono cosmetici biologici nel nostro paese e alle ditte che li importano dall’estero. La cosmesi naturale va di moda, e questo ci fa piacere in quanto si tratta di un fenomeno positivo, ma la popolazione chiede regole chiare e precise, che i soli enti certificatori forse non sono in grado di dare in materia di regole dei cosmetici biologici.

Canzone: What a Wonderful World- versione Nick Cave and Shane McGowan

Prodotti: cosmetici