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Reishi: il fungo dell’immortalità

Il Reishi viene chiamato in Cina e in Giappone il fungo dell’immortalità,  grazie alle sue comprovate doti rigeneranti. Nello specifico esso si chiama Ganoderma Lucidum e viene anche denominato Ling Zhi in lingua originale. Il Reishi può sembrare uno sconosciuto ed esotico fungo, ma nella realtà le popolazioni orientali lo impiegano dalla notte dei tempi per curare molte patologie.

fungo rieshi

Una premessa chiede di essere fatta, per comprendere la ragione di una diffusione così recente. Il Reishi cresce in Cina e in Giappone sulle piante come le querce e le susine, necessita di un microclima adatto, umido e di un gioco di correnti d’aria particolari. Le leggende narrano che la sua ricerca in tempi antichi fosse estenuante e che per curare i familiari affetti da malattie gravi le persone sfidassero ogni pericolo per poterlo ottenere. Parliamo ovviamente di tanti secoli fa, ma le cose non sono così cambiate, anche se la frenetica realtà dei tempi moderni rende ogni cosa più vicina e fruibile.

Cosa ha reso possibile la diffusione del Reishi?

La botanica ha fatto passi da gigante sulla coltivazione in serie del Reishi e ciò ha reso fattibile la sua coltivazione anche in stati europei. Ecco il motivo della sua diffusione così recente: prima non poteva venire coltivato in quantità importanti, mentre adesso ciò è possibile. I risultati offrono la possibilità di dare vita a preparati, integratori e prodotti che lo contengano sotto forma di polvere, immediatamente fruibili.

Il Reishi veniva e viene tutt’ora consumato nelle regioni asiatiche sotto forma di thé. Non è commestibile in quanto la sua natura è legnosa e il suo sapore molto amaro. Una volta immerso nell’acqua calda, esso sprigiona i principi i quali possono essere introdotti nell’organismo bevendo l’infuso. Ma disporre di Reishi adatto a preparare il thé è ancora prematuro per l’occidente e, per questo motivo, esso si può incontrare in appositi preparati, i quali associano la presenza di altri funghi curativi come lo stiitake e la presenza di estratti botanici, votati a rafforzare le azioni del fungo stesso.

Vediamo assieme quali sono i componenti principali:

Essendo un fungo, il reishi contiene ergosterina, ovvero un componente individuato nella membrana di ogni fungo. Ai fini terapeutici essa viene impiegata come antimicotica, ovvero come mirata azione di contrasto dei funghi che possono attaccare l’organismo umano. E’ una legge particolare, per la quale il fungo vegetale attacca e distrugge il fungo parassita che può avere intaccato il corpo umano.  L’ergosterina aiuta inoltre la metabolizzazione del calcio e del fosfato.  Per questo motivo viene impiegata nel rafforzamento delle ossa e contro il rachitismo. Lo stesso principio, il quale si basa sulla forma primitiva della vitamina D2 si incontra nell’olio di fegato di merluzzo. Ricordate le pastiglie che i nostri genitori ci somministravano per crescere bene? Erano votate a scongiurare il rachitismo, frequente in fase di crescita. Il Resishi contiene quindi queste sostanza, votate in un consumatore adulto a mantenere forte e continua la metabolizzazione dei sali minerali.

Gli altri componenti del Reishi sono:

– acidi grassi

– mannite, conosciuta come mannitolo è uno zucchero che spesso viene impiegato per le sue virtù lassative. Nelle dosi disponibili in natura la mannite rende il fungo reishi addolcente dell’intestino.

polissaccaridi, ovvero il corpo dei funghi, la loro struttura. I polisaccaridi sono in semplici termini degli aggregati di polisaccaridi, cioè degli zuccheri. L’organismo umano ne necessita un assorbimento continuo per le funzioni vitali.

– alcaloidi, essi sono i principi attivi più potenti conosciuti, in quanto il loro effetto è potente anche in piccoli dosi. Il regno vegetale impiega gli alcaloidi per funzioni di riserva e di difesa e in natura si trovano spesso sotto forma di sali.

– aminoacidi, tra cui in particolare la lisina. Essa funge da potente formatore di anticorpi, aiuta la calcificazione delle ossa e favorisce la formazione di particolari ormoni come quelli della crescita

 minerali, molti e rari. Il Reishi contiene molti minerali, tra cui il magnesio, il calcio, lo zinco, il ferro, il rame  e il manganese. Il Reishi contiene anche il prezioso Germanio, rarissimo in natura ma benefico per l’organismo umano.

– vitamine. I funghi contengono vitamine importanti, ragion per cui sono impiegati nell’alimentazione come nutrienti. Il Reishi contiene vitamina B, importante per il metabolismo dei carboidrati. La B2, importante e rara, aiuta a stabilizzare le situazioni di stress fisico e di conseguenza anche le situazioni di stanchezza psichica. Alla vitamina B2 il Reishi associa la presenza di vitamina B6, la cui azione si rende attiva solo in sinergia tra le due. La vitamina B6 aiuta la produzione di globuli rossi nel sangue  e normalizza la presenza di sodio nell’organismo. A queste funzioni consegue un alleviamento dello stress fisico e un’influenza positiva sul sistema nervoso.  fungo reishi 2

La Vitamina E, importante antiossidante, in quanto stimolatore di collagene e di elastina nei tessuti della pelle è presente in dosi importanti. La vitamina E funge anche da stabilizzante delle affezioni reumatiche e, per questo motivo, potenzia l’azione antinfiammatoria del Reishi.

Molti sono i componenti del Reishi non ancora definiti, in quanto la medicina tradizionale sta scoprendo ogni giorno i principi e gli elementi contenuti, classificandoli di conseguenza.

Questa breve panoramica desidera far comprendere i principali elementi che il fungo curativo contiene, per capire le sue funzioni sull’organismo e perchè sia possibile uno spettro d’azione così ampio e così dedicato alla cura di patologie differenti.

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